L'uomo della terza fase by Edmund Cooper

L'uomo della terza fase by Edmund Cooper

autore:Edmund Cooper [Cooper, Edmund]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Editrice Nord
pubblicato: 2012-12-06T23:00:00+00:00


PARTE SECONDA

NATO PER L'ARIA

I

La mente ancora ottenebrata dalla violenta emozione, quasi avesse bevuto un liquore troppo forte, Kieron si avviò barcollando verso il castello. Il portone principale pendeva fracassato, distrutto, all'apparenza, da una violenta esplosione.

Kieron si arrampicò sopra i resti della grande porta e i cadaveri degli uomini che avevano tentato di difenderla. La sua mente continuava a rifiutarsi di funzionare. Cercò di pensare, ma la sua mente si rifiutò, recisa.

Kieron si limitò a seguire l'istinto. E il suo istinto lo condusse a cercare Alyx.

La trovò.

E poi desiderò non averla trovata.

Giaceva nella grande sala, sotto la galleria dei giullari. Giaceva sul pavimento della grande sala, la veste da notte gettata sopra la testa e le gambe divaricate. Giaceva con una spada conficcata nell'ombelico, che la inchiodava al pavimento di legno.

Kieron s'inflisse la suprema punizione. Tirò giù la veste da notte e le guardò il viso. Gli si rivelò per un'estranea, pallida e coperta di lividi, gli occhi spalancati nell'orrore, che adesso cominciavano a diventar vitrei per la morte, la bocca era adesso aperta e molle, e il sangue si era coagulato sulle labbra che si era morsa nel suo tormento.

Kieron era uomo a sufficienza per capire il terribile modo della sua morte, e ragazzo abbastanza da rimanere distrutto dal dolore. Lanciando un tremendo urlo d'angoscia, cadde sulle ginocchia e si chinò per baciare la gelida fronte. Le lacrime caddero sul volto di Alyx e, mezzo folle per il dolore e l'orrore, gli parve che anche lei piangesse.

— Alyx! Alyx! — singhiozzò. — Ah, potessi giacer morto con te! — Poi un altro pensiero lo trafisse attraverso la sua angoscia, lo trafisse come la lama di una spada. — No, per il Martello di Ludd, rimarrò vivo e cercherò coloro che hanno fatto questa cosa. E se riuscirò a trovarli, troverò anche il modo d'infligger loro una tremenda punizione, o perirò. Lo giuro. — Poi le chiuse gli occhi, e lentamente le sfilò la spada dal corpo. Era una lama sottile: non uscì neanche una goccia di sangue.

— Conserverò questa spada — disse ad alta voce, — per restituirla degnamente a coloro che l'hanno qui lasciata. — Ricompose le braccia e le gambe di Alyx Fitzalan, le lisciò la veste da notte, riabbassandola dolcemente sul corpo oltraggiato. Poi, le accarezzò i capelli. Dopo un po', mormorò: — Riposa in pace, adesso, mia amata. Devo pensare ai vivi, anche se i morti non saranno mai dimenticati.

Con la spada in pugno, avanzò cautamente nel castello. Le devastazioni e la carneficina lo sgomentarono. Molti degli uomini del signore Fitzalan giacevano morti, le armi ancora in mano. E anche molti stranieri... Stranieri con strani indumenti, la pelle nera, bianca e bruna.

Delle due figlie più giovani di Fitzalan non c'era traccia. Forse erano state portate via, oppure uccise da qualche altra parte. Kieron scopri ben presto lo stesso signore Fitzalan in uno dei corridoi del piano di sopra. Giaceva sul pavimento, appena fuori di una stanza da letto, la spada in una mano, il pugnale nell'altra,



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